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La settimana si è chiusa in bellezza con l'indice Ftse Mib di Piazza Affari sui massimi da gennaio 2008. È proprio il caso di dire tanto rumore per nulla. I timori del mercato sul fatto che il colosso dei chip, Nvidia, non potesse battere di nuovo le attese si sono dissolti in un attimo. Ha proseguito la sua corsa straordinaria per un altro trimestre grazie alla crescita esplosiva del segmento Data Center, che fornisce i processori AI, con un aumento dei ricavi a tre cifre su base annua. Un ritmo che ci dà la certezza che questo ciclo di investimenti è ben lontano dal concludersi e che il titolo Nvidia può raggiungere a Wall Street nuovi massimi storici.
Nessuna bolla, dunque. Nemmeno per i target stellari che BofA ha regalato in settimana a due importanti società italiane: Tim e Iveco. La prima è stata promossa a buy con un target price a 0,40 euro che implica un potenziale upside del +40% rispetto alla quotazione attuale. Non solo il colosso tlc sta vendendo la sua rete fissa, un passo strategico che lo libererà dal fardello del debito e lo spingerà verso nuovi orizzonti nel settore dei servizi, ma potrebbe presto tornare a distribuire un dividendo sia per l’azione ordinaria sia per la risparmio.
La seconda, Iveco, ha toccato il massimo dal 2022 in borsa, ma per BofA può raddoppiare e raggiungere quota 20 euro per azione. Una previsione audace? Non per la banca d’affari, convinta che i veicoli pesanti e la divisione difesa siano un driver per l’espansione dei margini del gruppo nel medio termine. La stessa divisione su cui ha messo gli occhio Leonardo. Quanto vale in caso di cessione? Scopritelo voi.
Le sorprese non sono finite. Mentre le decisioni delle banche centrali sui prossimi tagli dei tassi di interesse tengono sulle spine gli investitori, c’è chi continua ad approfittare dei rendimenti ancora allettanti delle obbligazioni. Enel, Banca Ifis e Autostrade per l’Italia hanno collocato nuovi bond raccogliendo ordini miliardari. La finestra è ancora buona per farlo. Come spiega JP Morgan AM gli utili dell’ultimo trimestre del 2023 non fanno pensare che le società investment grade siano in difficoltà e gli spread delle obbligazioni corporate scontano basse probabilità di recessione.
Non possiamo dimenticare il mondo dell'auto. La nuova Fiat 500 elettrica prodotta a Mirafiori prova a conquistare il mercato americano. Questa settimana, infatti, sono uscite dalla linea di produzione dell’impianto torinese le prime 500 completamente elettriche destinate agli Stati Uniti. Una sfida per sopperire al rallentamento del mercato in Italia e in Europa. Ma l’elevata concorrenza sull’elettrico, con l’arrivo di nuovi modelli molto più economici in quel segmento, è un problema.
Sicuramente sul modello iconico e storico del marchio Fiat non vedremo più sfrecciare la coppia Ferragnez. È, infatti, giunto al capolinea il matrimonio di Chiara Ferragni e Fedez. Ma almeno a livello finanziario il loro impero, fatto di scatole cinesi, non si sgretolerà. Visto quanto vale, secondo i calcoli di Mf-Fashion, a loro non conviene.
È tutto per oggi. Vi do appuntamento alla prossima settimana con Follow the report.
Buon fine settimana
Francesca